Una stanza, una telecamera, una “Red room” insonorizzata nella quale si consumano i peggiori delitti che la mente umana possa concepire.
Negli occhi semichiusi, per le percosse ricevute o per l’effetto di sedativi, c’è solo smarrimento.
Nella solitudine affollata da inquietanti figure celate nella semioscurità, un fascio di luce illumina la vittima al centro della scena.
Pinze, tenaglie, forbici, taglierini, attrezzi d’ogni sorta sono gli strumenti di tortura…
Non è il prologo di un racconto dell’orrore o della sua trasposizione cinematografica, ma terrore allo stato puro o, forse, sarebbe meglio dire nello Stato Impuro, che emerge da recenti indagini internazionali che toccano anche il nostro paese.
L’esistenza di una tratta di minori, organizzata da una rete di pedofili, che farebbe inorridire anche i più sprezzanti amanti della letteratura e filmografia delle emozioni forti, è una scoperta scioccante.
Un numero altissimo di minori scompare ogni anno in Europa, neonati, bambini, adolescenti che non vengono mai più ritrovati. Figli e orfani, sottratti alle famiglie, rapiti dagli istituti, spariscono – secondo una serie di indagini condotte da diversi corpi di polizia in più nazioni – nelle oscure pagine del Dark web.
Nel lato oscuro e profondo del mondo virtuale, nascosto tra ombre digitali e frattali di puro sadismo che si ripetono e si amplificano, il male più sinistro e abbietto allunga le grinfie su minorenni, oggetto delle più infime aberrazioni umane.
Aberrazioni – si badi bene – non istinti, poiché comportamenti violenti volti alla sevizia, alla tortura, all’omicidio di creature innocenti non appartengono alla natura umana, come non appartengono al mondo animale che, pur nella sua naturale ferocia, non conosce simili comportamenti malati.
Comportamenti che, come tali, vanno severamente puniti e fermamente prevenuti.
Nella terra dei tulipani, del sesso libero, delle droghe liberalizzate, una rete di degenerati, soggetti da manicomio criminale – un eufemismo per chi scrive – ha organizzato un illecito che fa dei minori una merce di scambio pagata in criptovaluta.
Container per il trasporto via mare trasformati in insonorizzate e tecnologicamente avanzate camere di tortura, sono l’osceno palcoscenico di video-dirette interattive, dove vittime inermi vengono seviziate, torturate, violentate e perfino uccise.
Questo esecrabile mercato di esseri umani, i cui ideatori e venditori sono lontani dai nostri confini naturali, raggiunge via chat clienti all’interno dei nostri confini nazionali.
Degenerati – che saprebbero rivaleggiare, addirittura superare in depravazione il marchese De Sade – sfogano innominabili perversioni su creature inermi, anche neonate.
In tempo reale, il boia esegue il turpe desiderio del cliente pedofilo, infliggendo alla vittima ogni sorta di flagello, acuendo a piacimento la sevizia, perpetrando lo stupro, giungendo – se richiesto – all’assassinio.
C’è di più.
“Questa è solo la punta di un iceberg…”, afferma Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, attiva da anni contro la pedofilia e la pedopornografia. “Sono circa un milione i minori scomparsi in un anno nella sola Europa, che finiscono in mano a organizzazioni pedofile o sette sataniche.”
Nelle Red rooms, nascoste nel Cocito dantesco del Dark web, il terrore assale le vittime inermi, torturate e seviziate, scatenando il rilascio di Adrenocromo nel sangue.
Arricchito da questo “nettare della paura”, il sangue innocente diviene la versione diabolica del Sangue di Cristo – raccolto sul Golgota da Giuseppe D’Arimatea – che pedofili luciferini venerano come un “Graal infernale” dai poteri soprannaturali o come una “fontana della giovinezza” riservata ad una élite di mummie di cartapesta che camminano sulla terra con piede umano.
Tutto accade nel silenzio più assoluto dei media schiavi del mainstream, delle lobby globaliste pedocratiche, della collusione di governi compiacenti, dell’ignavia del Vaticano.
Il declino umano è prima di tutto declino morale, una caduta verticale verso la liberalizzazione di forme di perversione come la pedofilia e il consumismo sfrenato senza regolamentazione, che crea consumatori libertini privi di dignità e valori.
Opporsi a questi crimini, il cui seme germoglia dietro i vessilli di associazioni e movimenti che cavalcano il progressismo imperante, il liberismo sessuale è un diritto e un dovere di ogni uomo o donna che si ritenga tale.
Fatti come Bibbiano, ancora avvolti nella pellicola protettiva governativa e le politiche disordinate, sconsiderate, al limite del concepibile che puntano il mirino sulla scuola, affinché piccoli automi crescano, disegnano trame oscure che minano il presente e il futuro delle nuove generazioni, scardinando i valori fondanti e identitari della Nazione che sprofonda nella miseria licenziosa e depravata di un profondo rosso girone infernale.