“Gli uomini malvagi hanno bisogno di una sola cosa per raggiungere i loro scopi, ovvero, che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla”. E così è, poiché il male nel mondo si diffonde a macchia d’olio, se nessuno si oppone all’avanzata.
La rossa armata delle tenebre avanza da Oriente, il cancro del mondo allunga le sue zampette armate di falce e martello sulle nazioni, sulle popolazioni.
Il Partito Comunista Cinese, la tanto celebrata Repubblica Popolare – in cui il popolo non conta assolutamente nulla – è il vero nemico degli stati liberi. Il colpevole ritardo con il quale ha comunicato al mondo intero l’emergenza Covid-19, è stato un perfetto attacco in stile terroristico a volto scoperto, che ha messo in ginocchio, come tasselli di un gigantesco domino, le economie di molti paesi, tra cui la nostra.
Eliminare il Partito Comunista Cinese, un’organizzazione criminale che rappresenta un pericolo per l’intera umanità, è un atto dovuto, ma il nostro governo parla mandarino e mangia con le bacchette.
Perché dovremmo eliminare il PCC e il comunismo dalla faccia della terra è facilmente spiegabile.
La macchina della propaganda comunista è colpevole di omissione di comunicazione riguardo la diffusione e la gravità del pericolo Covid-19, è responsabile di un insabbiamento che ha prodotto la pandemia mondiale parte 1 e ha già annunciato la parte 2.
A questo si aggiungono le innumerevoli tragedie umanitarie che flagellano la Cina, a causa dei metodi da quarantena forzata applicati dagli organi repressivi di Pechino.
Intere famiglie sono state trascinate fuori dalle loro abitazioni, portate in centri di isolamento scarsamente igienizzati, le porte di molti appartamenti sono state saldate, trasformando i residenti in prigionieri.
Prigionieri come i cittadini che hanno creduto alla promessa di “Un paese, due sistemi”, con cui il PCC aveva garantito a Hong Kong cinquant’anni di autonomia, parola rimangiata in men che non si dica, con una legge sulla “sicurezza nazionale” che fa piovere ergastoli sugli oppositori e sul “movimento degli ombrelli”.
Un leader fantoccio guida la ex “Città Stato” perché diventi presto una provincia del regime comunista.
La gente di Hong Kong si batte eroicamente, non rinuncia alla libertà, opponendosi al sistema con proteste coraggiose e pacifiche su larga scala, brutalmente accolte della polizia cinese.
Nel 2019, un milione di persone sono scese in piazza contro un disegno di legge sull’estradizione, che avrebbe consentito al PCC di trasferire le persone in giudizio in Cina, facendole così sparire per sempre con un colpo di bacchetta stile Lord Voldemort.
Sparire come spariscono uomini e donne di etnia uigura, perseguitati affinché la sola religione che gli sia riconosciuta e concessa di professare sia quella che vede come unico dio il Partito Comunista Cinese. I bambini uiguri sono sottoposti ad un costante indottrinamento Han – l’etnia maggioritaria in Cina – affinché crescano come marionette dell’Asia, dimenticando la propria origine e storia, affinché loro identità sia sradicata.
Sradicata come la tradizionale pratica del Falun Gong – una serie di esercizi e insegnamenti basati su verità, compassione, tolleranza – molto diffusa tra i cinesi, ma fortemente avversata dal PCC, che ne teme la crescente popolarità.
Una brutale campagna contro gli aderenti al Falun Gong ha fatto scomparire – purtroppo non come nella saga di Harry Potter – milioni di cinesi, prelevati dalle loro case e gettati nei gulag, destinati ai lavori forzati in campi di lavoro e centri di lavaggio del cervello.
La persecuzione del Falun Gong ha un risvolto macabro quanto criminale: i praticanti dietro le sbarre sono trasformati in “banche di organi viventi”.
I seguaci di questa disciplina, in ottima salute, sono stati “capitalizzati” in un programma di “donazione forzata”, in una vera e propria industria di produzione di organi da trapianto.
Immaginate il profitto che il regime comunista ricava da questo “affare”?
Affare, ovvero il principale fine capitalistico della Cina comunista, con cui, tramite un piano di infiltrazione globale, puramente imperialista e il pretesto di aiutare molti paesi nel mondo a costruire infrastrutture di trasporto – “Belt and Road Initiative” – il regime di Pechino intende sottrarre risorse alle nazioni vittime dell’inganno, arricchendosi per aspirare al dominio sul mondo intero.
Dominio che la Cina si prepara ad esportare con il controllo capillare sulle persone tramite il riconoscimento facciale, in una sorta di “Grande Fratello” che sarebbe tanto apprezzata da qualche portaborse del governo italiano, starlet dell’omonimo programma televisivo.
Dominio su tutto e tutti, perfino su Dio – quale sia il suo nome o aspetto poco importa – che il partito vuole annullare e sostituire.
Innumerevoli monasteri e templi sono stati distrutti, cristiani, cattolici, buddisti, islamici sono stati arrestati nel nome dell’unico idolo: la Falce e Martello.
L’idolo che impera, comanda, controlla ogni aspetto della vita, compresa la vita familiare, evitando le nascite, imponendo sanzioni e multe alle donne che danno alla luce più di un figlio. Così facendo, s’impone l’aborto obbligatorio in un regime di sangue e terrore, nel nome della rivoluzione culturale che le guardie rosse, giovani fanatici seguaci dell’ideologia maoista, fanno rispettare.
L’obbiettivo è “distruggere il vecchio mondo” e “stabilire un nuovo mondo”.
Le “nobili” ambizioni di questi seguaci hanno già fatto tante vittime, anche sotto gli occhi di altri stati che si sono ben guardati dal proferir parola, ma che intervengono unicamente dove l’interesse economico chiama.
Ricordate l’uomo che fronteggiò i carri armati in piazza Tienanmen?
Nel 1989, anno della caduta del comunismo in Europa, i giovani cinesi avevano riposto le loro speranze in un autoproclamato governo “popolare”, credendo di poter dialogare con i leader della nazione per rendere il paese migliore. Sappiamo tutti come andò a finire…
Siete certi, italiani, che il governo non eletto, le cui terga occupano comodamente lo scranno, che doveva aprire il parlamento come una scatoletta, ma sta cercando di blindarlo in cassaforte – con il futuro voto referendario – che ha distrutto il nostro Stato, che sta uccidendo la nostra Nazione, che sta svendendo il nostro bel Paese, che sta legittimando l’inversione della morale e l’invasione straniera, che lucra sulla pelle dei cittadini, sia il governo da molti acclamato come salvatore della Patria?
Lo stesso governo che tuba con la Repubblica Democratica Cinese, quel nutrito gruppetto di incapaci, venduti, traditori sia degno di rappresentarci, di decidere del nostro presente e futuro?
Molti hanno riposto le loro speranze in questo governo mai votato, troppi.
È ferma convinzione di chi scrive, che questi personaggi da barzelletta non meritino di ricoprire nemmeno umili benché necessarie occupazioni, figuriamoci le più alte cariche dello Stato!
Fate buon uso del vostro sacrosanto diritto di voto, quando sarete chiamati ad una scelta.
Italiani, aprite gli occhi!
La speranza è che vi destiate dal sonno ovattato in cui vi hanno sprofondato, perché se l’incubo è terrificante, molto presto, senza una reazione, il risveglio sarà ben peggiore e non avremo nemmeno la speranza di poter sentire suonare la sveglia.