Amilcare ha cinquant’anni suonati ed è ignorante come una zucca marcita.
Fa il fabbro e, coerentemente col suo mestiere, parla a forza di sfondoni e interpella tutti i santi del calendario alla minima contrarietà.
Amilcare è andato a consulto dalla sua dottoressa (scelta perché di petto forte, modi netti e risata incoraggiante).
La dottoressa di Amilcare gli ha “suggerito” di vaccinarsi altrimenti il bar e gli amici del bar, cui Amilcare vuol bene parecchio più che alla moglie, avrebbe dovuto scordarseli.
La dottoressa di Amilcare ha anche aggiunto che il vaccino era innocuo come una camomilla diluita.
Amilcare si è vaccinato.
Amilcare ha persino fatto il richiamo… anzi tre.
Amilcare, al terzo richiamo, ha avuto un infarto.
Amilcare ha pensato che il vaccino poteva c’entrare qualcosa, ma non ne era sicuro.
Tornato a casa, Amilcare ha saputo che Gino del bar, alla seconda dose, aveva avuto un ictus.
Amilcare ha chiesto al figlio sedicenne se, su quel diavolo di Pc al quale stava sempre attaccato, dicevano se altri avevano avuto tristi esperienze dopo aver ricevuto il punturone.
Il figlio di Amilcare tirò fuori centinaia di testimonianze: e c’erano infarti come quelli di suo padre e c’erano ictus come quello di Gino. E poi convulsioni. E poi trombosi. E poi, per i più fortunati, eruzioni cutanee da grandi ustionati, dolori di testa che non passavano, fantozziani ingrossamenti dei linfonodi, emorragie cicliche e tutta una pandemia di disturbi da enciclopedia medica.
Amilcare ha cinquant’anni suonati ed è ignorante come una zucca marcita.
Amilcare ha capito che il vaccino ha provocato morti e feriti.
Lui l’ha capito perché l’unico con un nome germanofilo che l’ha mai sovvenzionato è stato suo zio Gunther di Bolzano.
BU rioni, BA ssetti, GA lli…NO, non l’hanno capito… e tutto a causa dello zio Pfizer!