La pedagogia della democrazia è da decenni tutta un tripudio di “esprimi te stesso”, “sii te stesso”, “ama te stesso”… un “testesso” totem all’ennesima potenza ormai è stato eretto in ogni casa, svetta in ogni scuola!
Ecco lì il festival della libertà di parola, dietro l’angolo la briosa rassegna del libero pensiero (spesso tanto più apprezzato quanto più strampalato e tanto più strampalato quanto più libero), poco più in là la sagra del fiato al vento.
Con disdegno e sussiego si guarda indietro ed in alto: le proprie idee, se tali possono essere considerati certi pensierini oscillanti tra il demenziale e l’ingenuo, ormai si lasciano gareggiare con le altezze di Platone; certe bestialità anti-cristiane vengono pronunciate da imbarazzanti teologi improvvisati… come se San Tommaso non avesse mai parlato!
Un branco di deficienti che scarabocchia la casetta con l’alberello e pretende di esporla accanto all’Annunciazione del Verrocchio e di Leonardo!
Uno vale uno e sant’Agostino vale la sciroccata maestra del PD che racconta ai bimbi che l’universo si è auto-creato; Matteo Bassetti vale Giuseppe Moscati.
Eppure, in questo bailamme della libertà di chiacchiericcio e di pensierucolo, chi Parla e chi Pensa è un uomo morto.
Più non vale la libertà di parola e men che mai quella di pensiero.
D’improvviso, pensare secondo logica è pericoloso, anzi immorale, il “testesso” totem può e deve rimanere in piedi, ma che sia uguale al modello indicato dai nuovi sacerdoti, senza uniforme e senza religione persino quando consacrati!
Non vi vengano poi in mente riferimenti, culturali e morali, di un qualche rilievo: Fabio Volo sia il massimo delle vostre aspirazioni! Libertà di pensier(in)o!
I tempi attuali sono quel che sono e Gomez Davila li fotografa e li inchioda, con spaventevole preveggenza, da morto e con decenni di anticipo: “Quanto più gravi sono i problemi, maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli”
Ed eccoli lì i decreti manicomiali di Conte, le leggi incostituzionali di Draghi, i comitati scientifici ad alto tasso di alcolismo.
Eccolo lì il governo del “fatevi il vaccino perché il tampone non è sicuro”, “fate il tampone perché il vaccino non è sicuro”, ecco la condanna per chi, senza certezze, senza idee preconcette, ma, messosi davvero a Pensare, si alza e chiede:
- perché è stato radiato il dottor Amici, colpevole di aver salvato in piena pandemia tutti i suoi pazienti con le cure domiciliari?
- perché avete minacciato De Donno (poi morto…) per via del fatto che curava con una terapia efficacissima?
- perché le bare da Bergamo sono state portate, con uno show degno dei peggiori film dell’orrore, in altri cimiteri quando quello di Bergamo aveva posti sufficienti?
- perché vaccinare i bambini, i quali, testimonianze mondiali, non hanno quasi alcuna reazione negativa al Covid?
- perché Burioni, per sua stessa ammissione pagato da Big Pharma, inneggia ai “vaccini” di Big Pharma?
- perché la pandemia, secondo voi in aumento, dovrebbe essere imputata ad un 10% di non vaccinati?
- perché se il vaccino funziona, il non vaccinato è un untore?
- perché non vengono segnalate le reazioni avverse?
- perché, per vostra stessa ammissione, sono stati contati tra i morti di Covid quanti non erano affatto morti di Covid?
- perché avete vietato le autopsie che, fatte immediatamente, avrebbero potuto salvare migliaia di persone?
- perché avete continuato a prescrivere tachipirina anche quando ormai si sapeva che era deleterio?
- perché continuate a chiamare vaccino una terapia?
- perché un uomo accusato di crimini di guerra è a capo dell’OMS?
- perché negate che questa “vaccinazione” è una sperimentazione, come tutti i documenti ufficiali redatti in inglese dicono chiaramente?
E soprattutto: perché Speranza e Sileri, dopo il disastro provocato, sono ancora lì?
Loro non si vergognano, ma noi italiani non ci vergogniamo a farli rimanere?