L’azione politica deve fondarsi su solide basi dottrinali – ovvero su principi certi e radicati nella natura intelligibile ed oggettiva delle cose esistenti, la quale è effetto di una volontà creatrice ed ordinatrice che trascende infinitamente l’uomo – e sulla Tradizione, la trasmissione della Verità oggettiva Rivelata e del patrimonio di conoscenze ed esperienze dei Padri, la cui consegna di generazione in generazione è condizione essenziale di una retta esistenza, conforme alla dignità della natura umana e secondo la volontà di Dio.
Al fine di non ridurre la nostra visione del mondo ad una fra le tante possibili opzioni culturali e politiche, è necessario che la si fissi nel punto più alto possibile, dunque in Dio che è principio e fondamento di ogni cosa.
Si badi bene, però, a non fare di Dio un simbolo da utilizzare a piacimento, una bandiera sotto la quale nascondere le nostre egoistiche intenzioni o un nome da strumentalizzare stupidamente. Dio deve essere il centro della nostra esistenza, Colui al quale necessariamente subordinarsi in quanto Signore dell’intero Creato e Autore della nostra natura: Colui che sa – proprio perché ci ha fatto – cosa è bene per noi e cosa, invece, non lo è.
Se per via naturale noi siamo in grado di stabilire l’esistenza di un Essere a noi superiore, un Essere che è causa della nostra vita e di tutto ciò che esiste, non sappiamo, attraverso le sole nostre capacità, quasi nulla di Lui e di come correttamente metterci in relazione con Lui. Per questo, a noi creature, è necessario che Egli si riveli.
La religione non è una questione “da preti”, come talvolta sprezzantemente si sente dire, bensì una faccenda che riguarda ogni uomo. Essa è lo strumento che consente a noi di porci in relazione con Dio, nelle modalità da Egli stabilite attraverso la Rivelazione. La nostra libera e, dunque, responsabile adesione alla Rivelazione costituisce il nostro atto di fede.
La fede è necessaria laddove la sola limitata ragione umana non può arrivare. Dio ci trascende, è infinitamente più grande di noi e nemmeno tutto quello che Egli rivela di sé può essere da noi totalmente compreso. Per questo è necessario l’atto di fede (che non contraddice la ragione) il quale ci permette di andare oltre le nostre naturali e limitate capacità.
La fede è un dono che Dio propone ad ogni uomo. Tutti siamo chiamati ad aderire liberamente alla fede.
Al mondo esistono tante religioni, ma solo una è quella vera, ossia quella che possiede la verità in maniera integrale. Ciò è necessario altrimenti la verità sarebbe contraddittoria, cosa che ripugna alla retta ragione (in quanto negazione del principio di non contraddizione).
Dunque il problema è quello di aderire alla Verità tutta intera, posseduta e trasmessa dalla vera religione.
Religione e politica sono cose distinte, ma armoniosamente coesistenti in gerarchico rapporto. La religione, infatti, avendo per oggetto la realtà soprannaturale è superiore alla politica, oggetto della quale, invece, è il piano naturale della vita umana. A esigerlo è la natura delle cose, ed in particolare la natura dell’uomo fatto di anima e corpo, ossia dimensione spirituale e dimensione materiale.
Noi crediamo che la Chiesa Cattolica Apostolica e Romana, è stata costituita da Nostro Signore Gesù Cristo – Dio incarnato, seconda persona della Santissima Trinità – quale istituzione deputata alla fedele custodia e trasmissione del deposito di verità da Lui rivelate ed anche di quelle già riscontrabili sul piano naturale, attraverso la contemplazione dell’esistente.
Senza esagerazioni e senza forzature, noi vogliamo essere figli fedeli della Santa Chiesa Cattolica. Cattolici-romani, consapevoli del dovere precipuo del laicato cattolico: riconoscere ed affermare la regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Niente di più e niente di meno. Pur nella consapevolezza della grave crisi in cui versa oggi la Chiesa, noi affermiamo la nostra fedeltà al Suo Magistero tradizionale, certo ed infallibile (dunque non alle novità pastorali, ambigue e contraddittorie, imposte dai novatori e adulatori del cosiddetto spirito del Concilio Vaticano II).
Che l’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio e nostra Madre del Cielo, ed il Principe della Celeste Milizia, San Michele Arcangelo, ci sostengano sempre con la loro potente intercessione.
E che il destino ci trovi sempre pronti e degni.