Periodicamente, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria vengono tutte minacciate (o “messe sotto pressione”, se preferite) da Stati membri della UE perché aprano i loro confini e si prendano rifugiati e immigrati dal Terzo Mondo. All’Unione Europea non interessa se i governi di questi paesi si attengono ai risultati di elezioni democratiche che esprimono la volontà della maggioranza degli elettori. No, questi paesi devono comunque aprire i loro confini. Vi siete mai chiesti il perché?
Liberali e multiculturalisti dicono che occorre “condividere la responsabilità”, come se l’immigrazione fosse un grande peso. Ricordate: questo lo dicono gli stessi che costantemente ci ricordano che abbiamo BISOGNO dell’immigrazione e che aprire le frontiere per sopravvivere e sostenerci è una necessità! Secondo costoro, l’immigrazione creerebbe posti di lavoro, servirebbe a pagarci le pensioni, rafforzerebbe la nostra economia. Almeno, questo è quello che ci raccontano. Ora, se questo fosse vero, paesi come Polonia e Ungheria non si batterebbero per avere la loro parte di queste magnifiche risorse? Non aprirebbero volentieri le frontiere? Non investirebbero miliardi in progetti di integrazione per goderne poi i benefici?
Non sentiamo mai i nostri leader imporsi ad altri paesi affinché accettino petrolio o oro. Ve lo immaginate: “abbiamo troppo petrolio! Dovete prenderne anche voi, ne abbiamo più di quello che possiamo gestire!” Mai successo perché, al contrario dell’immigrazione terzomondista, petrolio e oro sono vere risorse accettate e desiderate da ogni paese. Se l’immigrazione dal terzo mondo fosse una risorsa, gli altri Stati membri della UE non si lamenterebbero di riceverne di più, e lo stesso rimpatrio non sarebbe visto come crudele o negativo, in quanto restituirebbe risorse vitali al Terzo Mondo, che ne ha bisogno ancora di più di noi.
In altre parole, tutti i discorsi sull’immigrazione dal Terzo Mondo, vista come fonte di benefici e cruciale per la nostra economia, sono solo scuse finalizzate a tenere aperti i confini.
Se state leggendo e siete pro-immigrazione, probabilmente penserete che gli aspetti economici non hanno importanza. Si tratterebbe comunque di aiutare delle persone, e questo sarebbe la cosa importante. Questo è quello che solitamente accade quando si mettono in dubbio i reali benefici che deriverebbero dall’immigrazione, ossia si passa con disinvoltura dalle motivazioni pratiche ed economiche a quelle morali.
Non solo questo induce a chiedersi perché mai vengano avanzate ragioni pratiche e di ordine economico come scuse per aprire i confini, ma porta fatalmente a dubitare che si tratti davvero di aiutare le persone e che anche le ragioni di ordine morale o umanitario altro non siano che scuse per tenere aperte le frontiere.
Esistono molti modi di aiutare le persone (e che questo sia sempre un obbligo assoluto, anche a detrimento nostro sarebbe già da discutere) senza portarci a diventare minoranze all’interno delle nostre patrie, ma nessuno di questi modi viene mai preso in considerazione. Tanto per cominciare, perché aprire i confini? In che modo aiutiamo il Terzo Mondo se ne assorbiamo una parte selezionata? Perché l’Arabia Saudita o altri paesi non-bianchi non vengono mai costretti o sollecitati a “condividere il peso”, ad “assumersi le propria responsabilità”? L’Arabia Saudita è un paese musulmano e uno dei più ricchi al mondo, tuttavia non le viene neppure chiesto di aiutare i propri fratelli musulmani.
Eppure, se Polonia, Ungheria o altri paesi a maggioranza bianca non vogliono ridursi come la Gran Bretagna o la Svezia (dove le popolazioni autoctone stanno diventando minoranze in casa propria, il crimine si moltiplica e il popolo vive sotto la minaccia costante di attacchi terroristici) vengono puniti. Perché? Proprio perché sono paesi a maggioranza bianca! Questo è la vera posta in gioco! Non si tratta di aiutare i popoli, non si tratta di acquisire risorse. Consciamente o inconsciamente, l’obiettivo è quello dell’idea del melting pot. Ogni loro argomentazione punta verso la realizzazione di un melting pot nei paesi bianchi. Dopo tutto, solo ai paesi bianchi viene imposta la politica delle frontiere aperte, e solo loro sono sommersi da immigrati provenienti dal Terzo Mondo. Quale potrà mai essere il fine se non quello di renderci minoranze nelle nostre stesse patrie?